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Il vergognoso caso Carraro Una brutta cronaca di Verona |
Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione |
L'Arena Immagini, riflessioni e preghiere della prima storica visita in sinagoga da parte di un vescovo veronese, avvenuta il 16 gennaio dell’anno scorso, sono stati raccolti in un volume di 80 pagine. Il libro, curato da don Sergio Gaburro e stampato con il contributo della Cattolica assicurazioni, è stato consegnato ieri da padre Flavio Roberto Carraro (1) ai rappresentanti della comunità ebraica e delle altre confessioni cristiane e alle autorità civili. |
(1) Di fronte ai fratelli maggiori certi "cattolici" si abbassano e umiliano tanto da rinunciare al proprio grado e titolo, per cui un Vescovo (che gli arretrati tradizionalisti scrivono in maiuscolo) diventa semplicemente un "padre" (rigorosamente in minuscolo, padre Carraro...). In casi come questo, tuttavia, non intendiamo avanzare alcuna protesta, perché noi, pur rispettando sempre e comunque il Sacramento dell'Ordine, non intendiamo e non vogliamo rispettare affatto chi con la sua condotta disonora l'Ordine, perciò ad esempio un Carraro che regala a infedeli, a eretici e protestanti, delle chiese costruite con sacrificio e fede da tanti buoni Cristiani di un tempo, un Carraro che offre ed espone il tempio (non |
importa se grande o piccolo) di Dio alla profanazione di pubblici peccatori, da noi non riceverà alcun titolo riverenziale, non gli daremo né del vescovo né del padre, tuttalpiù gli daremo del "sig.", ma vistosamente in minuscolo, per evitare di offendere i veri Signori. Avremo poi un suggerimento da dare al sig. Carraro: se, preso da forte prurito ecumenico, vuole regalare qualcosa ai suoi "fratelli", usi del suo, regali del suo, ma non tocchi quello che appartiene ai fedeli Cattolici: certo è comodo (e non costa nulla) regalare i beni degli altri... |
-I contrari «Carraro in pellegrinaggio A qualcuno il dialogo (2) fra credenti di diverse religioni non piace. Anzi, lo considera il più grave degli errori, meritevole del fuoco eterno. Ieri, mescolati alle persone che aspettavano di entrare nel tempio ebraico per l’incontro della Giornata dell’ebraismo, c’erano anche i militanti di Sacrum imperium, impegnati a distribuire un volantino contro il «pellegrinaggio in sinagoga del Vescovo Carraro, con eretici e scismatici vari, dagli ebrei che non riconoscono la Divinità di Cristo». Sono gli stessi che l’anno scorso in concomitanza con il primo incontro, fecero celebrare una messa riparatrice e protestarono con il Vaticano. |
(2) Diciamo una volta per tutte che gli ecumenisti usano il termine "dialogo" in maniera impropria: per loro dialogo significa messa in dubbio di ogni verità per scendere allo stesso livello dell'altro, allo stesso livello dell'eretico o infedele con il quale si discute, la qualcosa se può andare bene come formula di cortesia in cose umane opinabili (ad esempio su quale sia la squadra di calcio migliore...) non è affatto lecita quando si tratta di verità divine, perché appunto la verità, in quanto tale, non è opinabile e se poi si tratta di verità divine, non solo la loro messa in dubbio non è lecita, ma è gravissimo peccato contro lo Spirito Santo ("Impugnare la verità conosciuta" [vedi Catechismo di S. Pio X, II Ediz., |
Salpan Editore, pag. 15, punto 12, n.4°]. (3) Termine inesatto, mai usato dal Dott. Maurizio Ruggiero, come si documenta sotto, nella rettifica.
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Via A. Pisano, 16 - 37131 Verona - Tel. 347/3603084 Verona, 14 gennaio 2006 Sant’Ilario Vescovo |
Rettifica All’attenzione del cronista de L’Arena, Enrico Santi Giudei: la conversione dev’essere sempre libera. Il diavolo, probabilmente … |
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Su L’Arena del 16 gennaio, nella breve intervista realizzata al sottoscritto all’atto della contestazione al Vescovo Carraro, avvenuta domenica innanzi alla sinagoga di Verona, dove il presule si era recato “pellegrino” o piuttosto “a scuola dal rabbino”, come recitava il volantino distribuito nell’occasione, nel resoconto stenografico steso in fretta da Enrico Santi o nel correttore automatico del suo computer, un verbo attribuito al sottoscritto ma mai pronunciato, ha diabolicamente stravolto il significato intero di una frase. Il Coordinatore |
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«Fra ebrei e cristiani il dialogo di Enrico Santi L'Arena,
IL GIORNALE DI VERONA [...] Il vescovo padre Flavio Roberto Carraro, il rabbino capo Crescenzo Efraim Piattelli e i rappresentanti delle altre chiese cristiane presenti a Verona, ieri hanno pregato insieme [...]. |
(4) Solo chi ha idee confuse può mischiare le due cose: che Gesù sia ebreo non c'entra con l'antisemitismo, anche perché essere antisemita non significa essere anti-Gesù, altrimenti bisognerebbe concludere che gli ebrei sono i peggiori antisemiti, dal momento che sono i peggiori anti-Gesù. Similmente amare Gesù non implica necessariamente amare tutti gli ebrei (come pure non implica necessariamente l'odiarli). Certo Gesù vuole che si amino tutti gli uomini, ma l'amore di Cristo è qualcosa di ben diverso da ciò che comunemente s'intende, per esempio, col termine filo-semita. E poi, sig. Carraro, il suo dire che significa che gli ebrei (buoni o cattivi che siano) vanno amati solo perché Gesù fu un ebreo? E se Gesù fosse stato tedesco, lei, sig. Carraro, avrebbe buttato le braccia al collo di Hitler? |